SAVOIR-FAIRE MONTAGNARD

In un tempo in cui le Alpi non erano frontiera ma strada maestra, il Ducato di Savoia teneva insieme lingue, valichi, mercati. Oggi Maley ne raccoglie l’eredità: un sidro che parla franco-provenzale, francese e italiano, forgia il proprio carattere fra fortezze medievali e monasteri e ospizi d'alta quota, e celebra l’arte di vivere elegante e montanara al tempo stesso.
UN DUCATO FRA
NEVE E SOLE
Queste valli appartenevano all’antico Ducato di Savoia: un ponte naturale fra Italia e Francia. Parliamo tre lingue (franco-provenzale, francese e italiano) ma condividiamo un unico lessico agricolo. Brissogne, Saint Marcel, Challand-Saint-Anselme, Servoz, Tournon, Torgnon, Aosta, Albertville: nomi diversi, stessa cultura di montagna che onora il sidro come pane e formaggio.

Dalla conca di Aosta al lago di Annecy, i possedimenti sabaudi abbracciavano versanti opposti e climi diversi: vallate arse dal foehn, boschi d’ombra umida, ghiacciai candidi. È in questa alternanza che i meli da sidro trovarono il proprio paradiso: giorni caldi per la maturazione zuccherina, notti glaciali per mantenere freschezza e profumi.

Il progetto nasce da un'idea di Gianluca Telloli, oggi responsabile di Ricerca e Selezione per Proposta Vini, che dopo anni di ricerca sulle varietà alpine di mele e pere da sidro ha coinvolto Aurélie e Philippe Bernot nella produzione. Insieme, danno vita a un sidro che esprime l’anima dei meli e peri d’alta quota.

L'espace Mont-Blanc è spazio transfrontaliero intorno al Monte Bianco, una cultura bilingue per destino. Conosciamo ogni melo, dietr il quale c'è una storia fatta di donne, uomini e stagioni. Maley distilla questo crocevia: la rugiada valdostana che accende la frutta a est, il rigore savoiardo che affina le tecniche di cidrerie a ovest. Ne nasce un sidro che unisce disciplina e gioia, precisione spumeggiante e libertà aromatica.
IL NOSTRO METODO

1
LA RACCOLTA
Le mele vengono raccolte a mano dalle piante centenarie sui comuni di Aosta, Saint Marcel, Torgnon, Servoz




2
Pigiatura
Raccolte in contenitori da 300 kg, vengono portate nella sede di Tournon nei pressi di Albertville in Savoia, qui vengono tritate e pigiate mediante l’uso di un torchio a rulli continuo



3
Decantazione
Il fresco mosto ottenuto, viene fatto decantare al freddo e successivamente travasato. Non vengono aggiunti coadiuvanti enologici di nessun tipo, la stessa fermentazione è spontanea.


4
Pastorizzazione
Raggiunti i 2,5 % vol di alcol, la botte viene raffreddata e filtrata, si procede quindi alla messa in bottiglia del nuovo sidro e al raggiungimento di 3,5/4 % vol si procede a pastorizzare senza nè degorgiare nè aggiungere coadiuvanti.


5
Naturale per natura
Il nostro sidro subisce quindi solo trattamenti fisici e l’eventuale deposito è garanzia della procedura impiegata.
ETICA DELLA LENTEZZA
E BIODIVERSITÀ
Ogni bottiglia garantisce la sopravvivenza e la ricerca di nuovi alberi monumentali e la propagazione su franco di cloni rari: anno dopo anno garantiamo futuro a un patrimonio vegetale che rischiava di scomparire dopo il 1950. assoluto rispetto della biodiversità costituente i prati tramite antiche pratiche di irrigazione, pascolo e sfalcio; i nostri conferitori ricevono un compenso rispettoso che ripaga il lavoro di quota e di sostenibilità ambientale.
